Protogglio,0012282/2022 del 14/12/2022 | dii în) Prot. n.(vedi segnatura allegata) Venezia Mestre, 14/12/2022 AI Sig. _0_OMISSIS_ Pec: comunicazioni @ pec.monitora-pa.it p.c.Ill.mo Direttore Generale Ufficio Scolastico Regione Veneto Pec: drve@postacert.istruzione.it Oggetto: Risposta Accesso civico generalizzato A seguito della Sua istanza Prot.n. 8680 del 20/09/2022 trasmessa via PEC, nella quale richiedeva l’accesso ai vari documenti ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 33 del 2013 e, vista la nota dell’ U.S.R. per il Veneto prot. n. 26305 del 02/12/2022, siamo con la presente a dare riscontro. La richiesta formulata non presenta indicazione di motivazione di un interesse conoscitivo, ma ha la sola finalità di costituire una banca dati per l’utilizzo successivo ed eventuale, da parte di non meglio definiti studiosi ed esperti della privacy e del software libero. Inoltre ai punti due e quattro si richiedono documenti, le valutazioni di impatto DPIA, che questa amministrazione non ha l’obbligo di redigere, e quindi non fornibili. SI è considerato il Consiglio di Stato, sez. III, 25.01.2021 n. 495: “se da un lato l'interesse alla trasparenza non richiede una motivazione specifica, dall'altro deve in ogni caso palesarsi non in modo assolutamente generico e destituito di un benché minimo elemento di concretezza, anche sotto forma di indizio, ...., pena rappresentare un inutile intralcio all'esercizio delle funzioni amministrative e un appesantimento immotivato delle procedure di espletamento dei servizi.” La sua richiesta pertanto pare difettare di quella base di concretezza necessaria per essere accolta, riducendosi ad essere qualificata come una mera istanza volta ad un controllo pretestuoso in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa sull’utilizzo delle tecnologie comunicative rientrando in quanto previsto dal Consiglio di Stato. VIA CAVALLETTO, 16 — 30174 VENEZIA MESTRE - CODICE FISCALE: 82008520270 COD. MIUR: VEIC84400D {_ FTizIoNE È LA DRIE PUR RESSRE }— Si è considerato, inoltre, il Consiglio di Stato | Sezione AP | Sentenza | 2 aprile 2020 | n. 10...36.6. Sarà così possibile e doveroso evitare e respingere: richieste manifestamente onerose o sproporzionate e, cioè, tali da comportare un carico irragionevole di lavoro idoneo a interferire con il buon andamento della pubblica amministrazione; richieste massive uniche (v., sul punto, Circolare FOIA n. 2/2017, par. 7, lett. d; Cons. St., sez. VI, 13 agosto 2019, n. 5702), contenenti un numero cospicuo di dati o di documenti, o richieste massive plurime, che pervengono in un arco temporale limitato e da parte dello stesso richiedente o da parte di più richiedenti ma comunque riconducibili ad uno stesso centro di interessi; richieste vessatorie o pretestuose, dettate dal solo intento emulativo, da valutarsi ovviamente in base a parametri oggettivi. Inoltre, l’associazione “Monitora PA” mediante una istanza comune a tutte le istituzioni scolastiche, dichiara e propaganda di aver avviato “il primo FOIA massivo della storia italiana, come primo passo di una strategia che si svilupperà completamente nei prossimi 3/4 mesi”, aggiungendo di voler: “liberare 8 milioni di studenti dal controllo dei GAFAM a Scuola”. Trattasi dunque di più richieste riconducibili ad uno stesso centro di interessi in un breve arco temporale, a cui ne seguiranno altre a breve termine secondo le dichiarazioni, finalizzate non dall’effettiva esigenza di conoscenza di documenti amministrativi (tutelata dal FOIA) ma caratterizzate da mere finalità esplorative al fine di attuare una strategia di contrasto alle multinazionali informatiche: le GAFAM con intenti vessatori, emulativi e pretestuosi tali per cui, secondo la sentenza del Consiglio di Stato citata, è possibile e doveroso evitare e respingere. Le richieste dei punti 3 e 5, e cioè le misure tecniche adottate per l’utilizzo di piattaforme che eroghino servizi più complessi anche non rivolti esclusivamente alla didattica e la TIA, richiedono una estrapolazione e una decontestualizzazione dalla analisi dei rischi effettuata per la definizione di una struttura adeguata al rischio ai sensi dell’art. 32 del GDPR 679/2016. La fornitura della documentazione specificamente prodotta per l’uso delle piattaforme, la TIA che ne consegue, le istruzioni agli autorizzati del trattamento dati, il regolamento per l’uso delle piattaforme approvato dal Consiglio di Istituto non sarebbero, da sole, sufficienti a fornire un quadro completo, esaustivo delle misure tecniche adottate per il rispetto della privacy di cui l’Istituto si è dotato. In aggiunta la possibile divulgazione della documentazione relativa a tutte le contromisure adottate esporrebbe l’amministrazione ad un immotivato, ingiustificato rischio di sicurezza. La conoscenza delle contromisure, infatti, inficia l’efficacia delle stesse riportando quel rischio che cercano di mitigare a livelli inaccettabili e non conformi all’art. 32 del GDPR 679/2016 che recita: “I! titolare del trattamento e il responsabile del trattamento mettono in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio”. La comunicazione di tutta la documentazione relativa al rischio dunque non è ammissibile, e l’estrapolazione di quella richiesta comporta oneri per l’amministrazione e scarsi benefici per il richiedente per 1 motivi esposti. Inoltre è già riconosciuta una più ampia tutela al cittadino dalla stessa normativa sulla privacy che impone la redazione della documentazione richiesta. Ci riferiamo al “reclamo diretto al Garante” che VIA CAVALLETTO, 16 — 30174 VENEZIA MESTRE - CODICE FISCALE: 82008520270 COD. MIUR: VEIC84400D U 0415350169 FAX 041616776 WEBSITE: WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTRENTIN.EDU.IT L VEIC84400D@ISTRUZIONE.IT —_{__FAMAGIonEè La navi PuR ESSI) } AMigistero dell Airezione, dell'Ugiversits e delta Ricerca Istituto Comprensivo Statale “S. Trentin” ciascun cittadino, direttamente, autonomamente, liberamente, facilmente, e senza costi può richiedere direttamente all’ Autorità, la sola che può formulare giudizi di legittimità e di merito in materia, applicare sanzioni e obbligare al rispetto delle norme. Rammentiamo, infine, che in base al principio di “accountability” il Titolare del trattamento dati ha la responsabilità di progettare e implementare una struttura adeguata al rischio e ha l’onere di dimostrare di averlo fatto. In base al principio di privacy by design e by default tali oneri a carico del Titolare del trattamento, sono continui e costanti. Quanto progettato e implementato va rivisto in considerazione di riscontri empirici risultanti da audit di controllo a cui devono necessariamente seguire adempimenti operativi con l’applicazione di adeguate contromisure a contrasto del rischio. Mutevoli aspetti, anche legati al contesto internazionale, indicazioni del MI, indicazioni dell’ AgID, provvedimenti esplicativi del Garante, devono essere considerati nell’analisi. Al titolare del trattamento, dunque, spetta la responsabilità, comportamenti proattivi, monitoraggi, comportamenti adattivi e l’onere della prova. L'organo di controllo previsto dalle norme a tutela del cittadino può essere soltanto 1° Autorità Garante della Privacy che ne ha l’onere, la legittimità e le competenze. Non potendosi, nonostante le dichiarate intenzioni, sostituire all’ Autorità di controllo, la richiesta di documentazione tecnica, valutabile solo nel merito, appare una immotivata richiesta di controllo generalizzato, non supportato da vero interesse conoscitivo, all’esistenza o meno della documentazione prodotta, fra l’altro di tutti gli Istituti d’Italia. La documentazione relativa alle misure tecniche adottate andrebbe poi ‘“epurata” dai dati personali dei preposti coinvolti tutelati dall’art 5-bis comma 2 d.lgs 33/2013 e, in alcuni casi anche effettuata anche la richiesta al controinteressati. Inoltre, si sottolinea come le informazioni richieste ai punti 2-4-5-6 dell’istanza, si riferiscono ad operazioni non propriamente di competenza delle singole istituzioni scolastiche, come ad esempio la valutazione di impatto che, ai sensi dell’art. 35 del GDPR, riguarda prevalentemente autorità pubbliche o enti pubblici per progetti su scala ampia e trattamenti indicati nell’elenco che l’autorità di controllo redige e rende pubblico. Infine, dall’istanza in esame, si evince che la mole dei documenti oggetto di ostensione obbligherebbe le Scuole a fornire numerosissime pagine, senza, peraltro, che la predetta richiesta sia sostenuta da esigenze tali da giustificarne l’onerosità. Tutto ciò rappresenta un carico irragionevole di lavoro idoneo a interferire con il buon andamento della pubblica amministrazione e la richiesta di tutta questa mole di informazioni eccessivamente onerosa. Molta della documentazione richiesta è da considerarsi atto interno e non documento amministrativo soggetto alla conoscibilità mediante l’acceso civico generalizzato. VIA CAVALLETTO, 16 — 30174 VENEZIA MESTRE - CODICE FISCALE: 82008520270 COD. MIUR: VEIC84400D U 0415350169 FAX 041616776 WEBSITE: WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTRENTIN.EDU.IT L VEIC84400D@ISTRUZIONE.IT _A_AAAIGIone È La navi rie RISaRi_) > sile Alinistero dell AMirezione, dell'Ueiversitis e dolla Pecorca Istituto Comprensivo Statale “S. Trentin” Per le motivazioni esposte si ritiene pertanto che la Sua richiesta di accesso civico è inammissibile. Il Dirigente scolastico [omissis] (firmato digitalmente ai sensi del CAD e norme correlate) VIA CAVALLETTO, 16 — 30174 VENEZIA MESTRE - CODICE FISCALE: 82008520270 COD. MIUR: VEIC84400D U 0415350169 FAX 041616776 WEBSITE: WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTRENTIN.EDU.IT L VEIC84400D@ISTRUZIONE.IT