m_pi.AOODRVE. REGISTRO UFFICIALE.U.0021106.03-10-2022.h.10:58 Ministero dell'Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto DIREZIONE GENERALE Via Forte Marghera 191- 30173 VENEZIA - MESTRE Alle Istituzioni scolastiche della regione Veneto di ogni ordine e grado OGGETTO: istanza di accesso civico generalizzato ex art. 5, comma 2, d.lgs. 33/2013- MONITORA PA In riscontro alle numerose richieste di parere pervenute a seguito dell'istanza di accesso civico generalizzato ex art. 5, comma 2, d.lgs. 33/2013 da parte del soggetto MONITORA PA alle Istituzioni scolastiche si precisa quanto segue. Lo Scrivente, nella sua veste di Responsabile della Prevenzione e della Corruzione delle Istituzioni scolastiche della regione Veneto, analizzata la richiesta di accesso civico generalizzato, ritiene che non meriti di essere accolta per diversi motivi. In primo luogo, come insegna la giurisprudenza del Consiglio di Stato (ex multis Consiglio di Stato, sez. III, 25.01.2021 n. 495), se da un lato l'interesse alla trasparenza non richiede una motivazione specifica, dall'altro deve in ogni caso palesarsi non in modo assolutamente generico e destituito di un benché minimo elemento di concretezza, anche sotto forma di indizio, ...., pena rappresentare un inutile intralcio all'esercizio delle funzioni amministrative e un appesantimento immotivato delle procedure di espletamento dei servizi. Ebbene, nel caso che qui occupa, la richiesta formulata da Monitora PA pare difettare di quella base di concretezza necessaria per essere accolta, riducendosi ad essere qualificata come una mera istanza volta ad un controllo pretestuoso in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa sull'utilizzo delle tecnologie comunicative (in particolare la richiesta sub.1). Si tratterebbe, quindi, di richiesta vessatoria, pertanto non accoglibile. In secondo luogo, si sottolinea come le informazioni richieste ai punti 2-4-5-6 dell'istanza, si riferiscono ad operazioni non propriamente di competenza delle singole istituzioni scolastiche, come ad esempio la valutazione di impatto che, ai sensi dell'art. 35 del GDPR, riguarda prevalentemente autorità pubbliche o enti pubblici per progetti su scala ampia e trattamenti indicati nell'elenco che l'autorità di controllo redige e rende pubblico. Infine, dall’istanza in esame, si evince che la mole dei documenti oggetto di ostensione obbligherebbe le Scuole a fornire numerosissime pagine, senza, peraltro, che la predetta richiesta sia sostenuta da esigenze tali da giustificarne l’onerosità. Siffatta richiesta, così sproporzionata e abnorme, viene espressamente qualificata come inammissibile dalla recente giurisprudenza del massimo consesso di giustizia amministrativa (si veda la pronuncia dell’Adunanza plenaria n. 10/2020), in quanto comporterebbe un carico irragionevole ed eccessivo di lavoro, idoneo a interferire con il buon andamento dell’amministrazione stessa. Si invitano quindi le Istituzioni scolastiche interessate ad uniformarsi alla presente nota nel riscontro da fornire dal soggetto istante, comunicando altresì, di aver adeguatamente informato il DPO e il RPCT del MI in ordine a detta circostanza. Cordiali saluti. IL DIRETTORE GENERALE Firmato [omissis] C=IT Codice dell’Amministrazione digitale e norme ad esso connesse) O =MINISTERO "TD DELL'ISTRUZIONE e-mail: direzione-veneto@istruzione.it C.F. 80015150271 - Pec: drve@postacert.istruzione.it Tel. 041/2723123-124-125