ISTITUTO COMPRENSIVO DI BORGO VENETO Comuni di Borgo Veneto e Megliadino San Vitale Scuole Infanzia — Primaria — Secondaria | grado - sito web: www.icmegliadino.edu.it Via Marconi, 3— 35046 Borgo Veneto (PD) tel. 0429/89104 mail: pdic87200g@istruzione.it PEC: pdic87200g@pec.istruzione.it cod. ministeriale: PDIC87200G cod. fiscale 82009090281 cod. Univoco UFWF2R 1.0, di BORGO VENETO (FD) Prot. 0005769 del 05/10/2022 Spett. MONITORA PA VI {Uscita} Sig. Fabio Pietrosanti Pec: comunicazioni@pec.monitora-pa.it Oggetto: Vs. Istanza di accesso civico generalizzato ex art. 5, comma 2, d.lgs 33/2013 MONITORA PA Il sottoscritto dott. [omissis] SCOLASTICO dell’1.C. Borgo Veneto, in merito all’Istanza di accesso civico generalizzato pervenuta via pec in data 20/09/2022, sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione generale USR Veneto, quale Responsabile della Prevenzione e della Corruzione delle Istituzioni scolastiche della Regione veneto con nota prot. 21106 del 03/10/2022, ritiene che non meriti di essere accolta per i motivi in seguito riportati: In primo luogo, come insegna la giurisprudenza del Consiglio di Stato (ex multis Consiglio di Stato, sez. III, 25.01.2021 n. 495), se da un lato l'interesse alla trasparenza non richiede una motivazione specifica, dall'altro deve in ogni caso palesarsi non in modo assolutamente generico e destituito di un benché minimo elemento di concretezza, anche sotto forma di indizio, pena rappresentare un inutile intralcio all'esercizio delle funzioni amministrative e un appesantimento immotivato delle procedure di espletamento dei servizi. Ebbene, nel caso che qui occupa, la richiesta formulata da Monitora PA pare difettare di quella base di concretezza necessaria per essere accolta, riducendosi ad essere qualificata come una mera istanza volta ad un controllo pretestuoso in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa sull'utilizzo delle tecnologie comunicative (in particolare la richiesta sub.1). Si tratterebbe, quindi, di richiesta vessatoria, pertanto non accoglibile. In secondo luogo, si sottolinea come le informazioni richieste ai punti 2-4-5-6 dell'istanza, si riferiscono ad operazioni non propriamente di competenza delle singole istituzioni scolastiche, come ad esempio la valutazione di impatto che, ai sensi dell'art. 35 del GDPR, riguarda prevalentemente autorità pubbliche o enti pubblici per progetti su scala ampia e trattamenti indicati nell'elenco che l'autorità di controllo redige e rende pubblico. Infine, dall’istanza in esame, si evince che la mole dei documenti oggetto di ostensione obbligherebbe le Scuole a fornire numerosissime pagine, senza, peraltro, che la predetta richiesta sia sostenuta da esigenze tali da giustificarne l’onerosità. Siffatta richiesta, così sproporzionata e abnorme, viene espressamente qualificata come inammissibile dalla recente giurisprudenza del massimo consesso di giustizia amministrativa (si veda la pronuncia dell’Adunanza plenaria n. 10/2020), in quanto comporterebbe un carico irragionevole ed eccessivo di lavoro, idoneo a interferire con il buon andamento dell’amministrazione stessa. In ordine a detta circostanza, si comunica che codesta Istituzione Scolastica ha adeguatamente informato il DPO e il RPCT del Ministero. Cordiali saluti. Il Dirigente Scolastico [omissis] del D. Lgs. 82/2005 s.m.i. e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.