Gentile Sig. Pietrosanti, con riferimento alla Sua istanza \u201crichiesta di accesso civico generalizzato\u201d, si rappresenta quanto segue. Prescindendo dal /nomen iuris/ da Lei attribuito all\u2019istanza, si ritiene doveroso procedere ad alcune precisazioni preliminari. Ebbene, Lei si definisce un attivista del progetto Monitora \u2013 pa ed elegge domicilio presso una pec che fa capo al progetto, ma che non chiarisce se faccia capo anche direttamente alla Sua persona. Ragion per cui, non risulta ben chiaro se Lei agisca come privato cittadino o in nome e per conto del progetto in questione. Peraltro, qualora La Sua richiesta facesse capo a un progetto, e quindi in rappresentanza di una società o associazione, non risulta pervenuta procura che la qualifichi come rappresentante dell\u2019ipotetica società/associazione, che espliciti e renda verificabili i suoi poteri e i relativi limiti. Ciò precisato, se Lei agisse come rappresentante di un ente, necessiterebbe di autorizzazione specifica a tale istanza; di converso, ove Lei agisse come privato cittadino, dovrebbe garantire e dimostrare la non diffusione a terzi dei dati richiesti, rischiando di violare le norme qui invocate. -Procedendo nella disamina delle Sue richieste, la Sua interpretazione alla delibera del Garante, e del suo presunto venir meno, parrebbe essere posta a sostegno e a legittimazione della sua richiesta. Ove così fosse, però, la Sua istanza, al netto del /nomen iuris/ da Lei attribuito, sembrerebbe sottendere un interesse giuridicamente apprezzabile e valutabile, l\u2019attività del monitora-pa appunto, e si concretizzerebbe in una richiesta di accesso agli atti ex art. 22 e ss l. art. 241/90 e ss.mm.ii. Ebbene, considerata l\u2019ambiguità sul soggetto richiedente, che incide sulla legittimazione attiva, nonché sulla natura dello strumento giuridico; considerato che l\u2019accesso agli atti ex l. 241/90 è uno strumento diverso, per natura e presupposti di ammissibilità, dall\u2019accesso civico generalizzato, la Sua richiesta risulta non adeguatamente riscontrabile. In buona sostanza, occorre che Lei precisi, al di là di formali definizioni, se stia agendo in forza e legittimazione di un interesse riconducibile agli artt. 22 e ss., l. 7 agosto 1990, n. 241, o se invece il Suo accesso sia richiesto secondo il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Ancora, in caso sostenesse l\u2019accesso secondo quest\u2019ultima legge, vorrà precisare che né Lei né Monitora-pa avete interessi giuridicamente valutabili diversi da quello generico e generalizzato di cui al c.d. accesso civico. Tanto si connette al fine intrinseco del FOIA che è partecipativo e conoscitivo e che correttamente si propone come strumento di trasparenza per i cittadini, ma che non deve essere strumentalizzato a controllo indiscriminato della P.A., controllo per cui la legge ha previsto controlli e controllori diversi e adeguati. A ciò si aggiunga che Lei richiede l\u2019accesso, la cui finalità non è stata oggetto di chiarimenti e/o spiegazioni, ma che, a Suo modo di vedere, dovrebbe bastare alla P.A. per fornire quei dati, la cui protezione rientra nella normativa da Lei indicata e che deve essere osservata da chiunque ne sia detentore. Per cui sarebbe legittimo chiederLe quale garanzia di protezione darebbe ai dati eventualmente forniti. Considerato, inoltre, che -L\u2019ANAC, con propria delibera del 28/12/2016, n. 1309, ha ritenuto non ammissibili richieste meramente esplorative, volte semplicemente a \u201cscoprire\u201d di quali informazioni le amministrazioni dispongono e ad esercitare forme di controllo generalizzato sul loro operato; -la giurisprudenza amministrativa, peraltro assai recente, ha affermato che \u201c/in materia di accesso civico non può essere espletato in pregiudizio al buon andamento dell\u2019amministrazione riversando sulla medesima un onere oltremodo gravoso e tale da sottoporla ad attività incompatibili con la funzionalità dei suoi plessi e con l\u2019economicità e tempestività della sua azione/\u201d (sent. 503/2021 Tar Abruzzo); -le richieste da evadere risulterebbero sin troppo onerose per la scrivente Pubblica amministrazione, che ogni giorno si impegna ad offrire un servizio dignitoso e adeguato ai fini propri fini istituzionali e che la protezione dei dati personali è fine specifico di un ente specificamente preposto; -l\u2019eventuale accoglimento della istanza non solo aggraverebbe l\u2019istituzione scrivente sotto il profilo organizzativo e amministrativo, ma metterebbe a rischio la protezione dei dati personali, che l\u2019istanza di accesso sembrava voler proteggere, anche in considerazione del numero dei controinteressati potenziali, di cui si dovrebbe comunque acquisire il consenso. Pertanto, l\u2019interesse vantato dall\u2019istante risulta recessivo rispetto al buon andamento della P.A., principio peraltro garantito e tutelato a livello costituzionale, e alla protezione dei dati personali dei controinteressati che andrebbero necessariamente coinvolti. Tutto quanto ciò premessa, si rappresenta che L\u2019istanza, per come formulata, non può essere accolta. Il Dirigente Scolastico / [omissis] / Il 20/09/2022 02:10, Per conto di: comunicazioni@pec.monitora-pa.it ha scritto: > Messaggio di posta certificata > > > Messaggio di posta certificata > > Il giorno 20/09/2022 alle ore 02:10:34 (+0200) il messaggio > "[RIF FOIA-01.ARVC010009] RICHIESTA DI ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO" è > stato inviato da "comunicazioni@pec.monitora-pa.it" > indirizzato a: > arvc010009@pec.istruzione.it comunicazioni@pec.monitora-pa.it > Il messaggio originale è incluso in allegato. > Identificativo messaggio: > opec2113.20220920021034.04552.28.1.82@certmail.irideos.it >