Istruzione online (DAD): consigli per gli insegnanti Vi riporto dieci consigli tecnici suggeriti da Kaspersky, nota azienda che produce antivirus, per gli insegnanti affinché la formazione a distanza si svolga nel modo più agevole possibile. Nessuno aveva previsto la situazione attuale, ma a causa del COVID-19, tutti i tipi di formazione, in tutto il mondo, hanno almeno in parte spostato le lezioni su [omissis] fine delle vacanze estive, la questione di come si possa continuare a dare formazione online nel modo più comodo, efficace e sicuro possibile, per studenti e insegnanti, è ancora una volta al centro dell’attenzione. A seguire dunque ecco 10 consigli che aiuteranno gli insegnanti a sfruttare al meglio la formazione online. Tuttavia, siamo dell’idea che anche gli studenti troveranno utili questi consigli. 1. Imparare a usare gli strumenti che si andranno a utilizzare La selezione degli strumenti che utilizzerete per condurre le vostre lezioni online (piattaforma di videoconferenza, servizio per creare test, applicazione di messaggistica e così via) vi offre la massima flessibilità. Se la vostra scuola vi fornisce l’accesso a Office 365 o a G Suite, ad esempio, chiarite con il vostro amministratore l’elenco completo delle risorse a cui potete accedere e utilizzare per le vostre lezioni. È possibile che non sappiate qualcosa di utile. Ottenete l’accesso il prima possibile e imparate a utilizzare i servizi, anche seguendo dei tutorial su Youtube. 2. Conoscere le regole (e analizzarle con gli studenti) La vostra scuola ha stabilito delle indicazioni per i servizi che docenti e personale dovrebbero utilizzare, compresi gli scopi per cui usarli o meno. E probabilmente ci sono anche delle regole che stabiliscono quali servizi sono vietati. Ad esempio, la scuola potrebbe avere una politica che vieta l’uso di account personali per motivi di lavoro, oppure potrebbe insistere affinché tutti utilizzino una certa applicazione di messaggistica. Dovreste conoscere tutte queste regole e requisiti. Inoltre, dovreste anche rimanere aggiornati sulle regole per l’utilizzo delle attrezzature fornite dalla scuola. Potreste avere il permesso di portare a casa un computer portatile della scuola, oppure no. Potreste essere autorizzati a giocare a solitario nel tempo libero. Vale la pena di controllare. Ultimo, ma non meno importante, informate i vostri studenti in anticipo su eventuali requisiti e restrizioni che li riguardano. È buona pratica mettere tali regole a disposizione anche in forma scritta. 3. Limitare il numero di tool in uso Gli strumenti informatici che scegliete per svolgere le lezioni dovrebbero essere comodi sia per l’insegnante, sia per gli studenti. Più strumenti non significa necessariamente un’esperienza lavoro e che tutti i partecipanti al processo didattico si sentano a proprio agio nell’utilizzarli. La scuola può avere accesso a un numero molto elevato di servizi. Ciò non significa che dovete utilizzarli tutti (a meno che le necessità lo richiedano). 4. Impostare una password unica per ogni servizio Se qualcuno riesce a decifrare la vostra password di uno dei servizi che state utilizzando, come la piattaforma di videoconferenza, allora avete un problema. Ma se si utilizza la stessa password per la piattaforma per assegnare voti o per il reporting, il problema diventa molto più grande. Pertanto, in questo caso vale la seguente regola, proprio come per gli altri servizi: per ogni account è necessaria una password unica. Naturalmente, tutte le vostre password devono essere robuste, abbastanza lunghe e non troppo ovvie. Non scrivete le vostre password su un pezzo di carta, né dovreste conservarle dove chiunque possa trovarle o in visa della telecamera del vostro computer. Se trovate difficile ricordare le vostre password, utilizzate un password manager o qualche trucco mnemonico come il messaggio chiaro viene spostata di un numero fisso di posti, es. 3: nel caso mariorossi diventa pdunruvvn). Infine, se possibile, evitate situazioni in cui più persone condividono un unico account. In tali casi, potreste non essere in grado di stabilire chi ha effettuato una particolare modifica e, inoltre, più persone utilizzano un account, più è vulnerabile. La robustezza di una catena è determinata dal suo anello più debole. 5. Elaborare un codice di condotta per le lezioni Durante la prima lezione (o meglio, prima), insegnanti e studenti dovrebbero raggiungere un accordo sulle modalità di svolgimento della lezione. Si può essere d’accordo, ad esempio, sul fatto che la telecamera di tutti deve essere accesa di default, ma solo il microfono dell’insegnante deve essere acceso all’inizio della lezione. Questo è solo un esempio, naturalmente. Ciononostante, nelle aule virtuali è necessario un certo codice di comportamento (preferibilmente per iscritto), così come avviene in un ambiente scolastico tradizionale. Seguire un codice di comportamento facilita lo svolgimento delle lezioni da parte degli insegnanti e aiuta gli studenti ad apprendere con meno distrazioni. Se si tengono lezioni per più livelli, è possibile organizzare una sessione di definizione delle regole per tutti in una sola volta, risparmiando tempo a tutti. Durante tale incontro, mettete alla prova attivamente il codice di condotta in modo che insegnante e studenti condividano le stesse aspettative per l’anno scolastico . 6. Concordare dei canali di riserva Anche i servizi più affidabili a volte incorrono in problemi tecnici. Il motivo potrebbe essere dal lato del fornitore di servizi o a livello di rete della vostra istituzione. In ogni caso, è necessario un piano B. Per evitare di dover recuperare le lezioni, cercate di capire in anticipo quale servizio la vostra classe utilizzerà se quello predefinito non funziona. Ad esempio, se gli studenti non sono in grado di avviare Teams all’inizio della lezione, devono partecipare immediatamente a una chiamata Skype o scoprire il nuovo piano su WhatsApp? La chiave per far funzionare il piano B è sapere in anticipo dove riunirsi. 7. Essere puntuali La formazione a distanza, proprio come il lavoro da casa, ha i suoi lati positivi e negativi. Uno di questi ultimi è che alcune persone potrebbero non rendersi conto che altri li stanno aspettando, il che può causare ritardi. Dieci persone che aspettano che una persona inizi la lezione è un inutile spreco di tempo, ed è per questo che mantenere la puntualità è imperativo. Se una lezione deve iniziare alle 10:00, iniziate esattamente alle 10:00 (è buona pratica collegarsi al servizio di videoconferenza alcuni minuti prima dell’inizio della lezione per assicurarsi che tutto funzioni correttamente e che tutti abbiano a portata di mano i documenti necessari. Lasciate che i ritardatari si colleghino senza fare commenti; arrivare in ritardo a una classe online non è così dirompente come arrivare in una classe “reale”, quando è già suonata la campanella). 8. Proteggere gli account didattici Fate attenzione agli account che utilizzate per scopi educativi. Non dovreste avere problemi ad accedervi in qualsiasi momento e nessun altro dovrebbe essere in grado di accedervi. Se siete insegnanti, i vostri account possono essere di interesse per i vostri studenti, ma le normali questioni riguardanti gli studenti (ad esempio, la modifica dei voti) non dovrebbero essere la vostra maggiore preoccupazione. Un cybercriminale che accede al vostro account può anche ottenere i dati personali degli studenti della classe, il che potrebbe portare a conseguenze legali. Se uno studente perde l’accesso al proprio account, dedicherà del tempo a ripristinare l’accesso o a creare un nuovo account. Potrebbero anche andare perdute le informazioni salvate sull’account. Anche se non è così grave come la perdita dell’account di un insegnante, è comunque spiacevole e vale la pena di evitare un inconveniente del genere, se possibile. Tutti gli account didattici hanno bisogno di protezione. Se il servizio lo consente, attivate l’autenticazione a due fattori per tutti. 9. Imparare a riconoscere le e-mail di phishing* Poiché le piattaforme educative e i servizi di videoconferenza sono popolari, attirano l’interesse dei criminali informatici, che creano siti web di phishing e inviano e-mail di phishing per attirarvi sul loro sito, dove rubano le credenziali del vostro account. È quindi importante sapere come distinguere i tentativi di phishing dalle e-mail ufficiali e dai messaggi che si potrebbero ricevere da servizi legittimi. I siti di phishing contengono spesso errori, layout sbagliati e link non funzionanti, ma a volte i truffatori riescono a creare pagine di phishing che sono davvero difficili da distinguere da quelle reali. Per prima cosa, guardate l’indirizzo del sito web nella barra degli indirizzi del browser. Se è diverso anche solo di un carattere dall’indirizzo del sito web ufficiale del servizio, non inserire alcuna informazione personale nella pagina. 10. Proteggere i dispositivi Avete bisogno di una protezione affidabile su ogni dispositivo che utilizzate per accedere alle risorse didattiche. Se il computer di scuola di uno studente è pieno di ransomware o virus, ad esempio, il ripristino del computer e dei file può far perdere molto tempo prezioso. E se il computer di un insegnante viene compromesso, la situazione può diventare più complicata. Alcuni malware possono tentare di diffondersi sui dispositivi degli studenti. Per questo motivo è necessaria una protezione affidabile su tutti i dispositivi, computer, smartphone e tablet. *Phishing 1. Verificate sempre i link che avete intenzione di aprire. Se individuate qualche errore di battitura, prestate particolare attenzione poiché i cybercriminali potrebbero voler indirizzarvi a un sito Internet falso; 2. Digitate username e password solo se siete assolutamente sicuri di utilizzare una connessione sicura. Se l’URL è preceduta da “http”, prestate molta attenzione; nel caso sia preceduta da “https” (la “s” indica una connessione cifrata) andateci comunque cauti, in quanto gli scammer stanno imparando a utilizzare il protocollo SSL dove possibile. 3. Anche se un messaggio o un’email proviene da uno dei vostri migliori amici, ricordate che i loro account possono essere stati hackerati o sono caduti nella trappola del phishing. Meglio stare sempre all’erta; 4. Lo stesso vale per email ricevute da istituti ufficiali come possono essere banche, agenzia dell’entrare, negozi online, agenzie di viaggi, compagnie aeree ecc. Attenzione persino alle mail provenienti dal vostro stesso ufficio. Non è poi così difficile creare un’email falsa simile in tutto e per tutto a una ufficiale; 5. A volte email e siti Internet sono identici agli originali, dipende da come i cybercriminali fanno bene i “compiti a casa”. Spesso, però, sono i link a non essere corretti (con errori di battitura o che reindirizzano a un’altra pagina). Ciò può darvi una mano nell’individuare un sito affidabile da uno fraudolento; 6. Per essere sicuri, meglio non cliccare affatto sui link ricevuti via mail; si può benissimo aprire una nuova finestra del browser e digitare manualmente l’URL desiderata. In questo modo non perderete comunque l’offerta del secolo (se mai dovesse essere vera) e non sarete vittima dei cybercriminali; 7. Quando venite a conoscenza di una campagna di phishing, fareste meglio a informare la vostra banca (se l’email falsa riguarda l’istituto bancario), il centro assistenza del social network colpito e via dicendo. Queste segnalazioni sono importanti perché contribuiscono alla cattura dei cybercriminali; 8. Se possibile, non collegatevi al vostro sito di home banking utilizzando le reti Wi-Fi disponibili in luoghi pubblici come bar o per strada. Meglio sfruttare la rete mobile o aspettare di tornare a casa piuttosto che perdere tutti il denaro della carta di credito. Le reti pubbliche possono essere state create dai cybercriminali per portare gli utenti alle loro pagine fraudolente; 9. Gli allegati a messaggi e email inviati da altri giocatori dei giochi di ruolo online possono essere dei malware dannosi o persino spyware. In guardia, sempre!