Con la presente si trasmette riscontro negativo di questa Amnistrazione scolastica  alla vostra richiesta di accesso civico generalizzato.
Si coglie l'occasione per esprimere alcune considerazioni personali in merito, sulle quali la prego di riflettere:

Pur essendo stata disposta ex lege la cessazione dello stato di emergenza, gli atti da voi richiesti fanno comunque riferimento a quanto accaduto durante quel periodo.
Le ricordo che nel primo anno della pandemia, in una situazione di sostanziale lock-down totale, gli unici presidi dello Stato rimasti aperti sono stati proprio le Scuole, che hanno operato, in tempi limitatissimi, una completa digitalizzazione nell'erogazione dell'indispensabile servizio di istruzione, provvedendo anche all'acquisto e distribuzione dei dispositivi necessari alla conessione agli aventi bisogno (e nella mia scuola erano tanti...), in condizioni a dir poco proibitive, salvando dalla dispersione scolastica  tantissimi ragazzi.
Lo scrivente si è sempre dimostrato sensibile alla promozione del software open source, via però non semplice e per la quale occorrerebbe un maggior supporto a livello centrale.
Personalmente ritengo la sua iniziativa positiva nelle intenzioni, ma disastrosa per la forma. Le Amministrazioni scolastiche, infatti, sono costituite in buona parte da personale precario, poco esperto e non adeguatamente formato, in cui è consentito con relativa facilità il transito da profili non amministrativi, quale quello del collaboratore scolastico , a quelli amministrativi, anche nel ruolo apicale di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
Per tali motivi la invito a considerare l'opportunità/possibilità di riproporre la sua indagine in forma di questionario strutturato sulle informazioni che realmente possano essere di interesse, al fine di evitare anche le problematiche di privacy evidenziate nella nota allegata.

 
Cordiali saluti
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Il Dirigente scolastico 
 [omissis] 
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