Istituto di Istruzione Superiore è n Tel. 051-6277811 Fax 051-454153 “Ettore Majorana” È bois026003@pec.istruzione.it Via Caselle 26 ARA ®» bois026003@istruzione.it 40068 San Lazzaro di Savena (BO) 0/5 dé majorana@majoranasanlazzaro.it C.F. 92039600371 MAJORANA C.M. BOIS026003 Prot. n.14058/1.4. San Lazzaro, 18/10/2022 Egregio Sig. Fabio Pietrosanti Co-fondatore di Monitora PA comunicazioni @ pec.monitora-pa.it Oggetto: riscontro ad istanza di accesso civico generalizzato ex art. 5, comma 2, d.lgs. 33/2013 - MONITORA PA. In riscontro all’’istanza di accesso civico generalizzato ex art. 5, comma 2, d.lgs. 33/2013, pervenuta da parte del soggetto MONITORA PA all’ Istituzione scolastica intestataria si precisa quanto segue: la scrivente, nella sua veste di Dirigente scolastica , analizzata la richiesta di accesso civico generalizzato, ritiene che non possa essere accolta per diversi motivi, tra 1 quali: - in primo luogo, come insegna la giurisprudenza del Consiglio di Stato (ex multis Consiglio di Stato, sez.III, 25.01.2021 n. 495), se da un lato l’interesse alla trasparenza non richiede una motivazione specifica, dall'altro deve in ogni caso palesarsi non in modo assolutamente generico e destituito di un benché minimo elemento di concretezza, anche sotto forma di indizio, ..... pena rappresentare un inutile intralcio all’esercizio delle funzioni amministrative e un appesantimento immotivato delle procedure di espletamento dei servizi. Ebbene, nel caso che qui occupa, la richiesta, formulata da Monitora PA, pare difettare di quella base di concretezza necessaria per essere accolta, riducendosi ad essere qualificata come una mera istanza, volta ad un controllo pretestuoso in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa sull’utilizzo delle tecnologie comunicative (in particolare la richiesta sub.1). Si tratterebbe, quindi, di richiesta vessatoria e, pertanto, non accoglibile; - in secondo luogo, si sottolinea come le informazioni richieste ai punti 2-4-5-6 dell’istanza, si riferiscono ad operazioni, non propriamente di competenza delle singole istituzioni scolastiche, come ad esempio la valutazione di impatto che, ai sensi dell’art. 35 del GDPR, riguarda prevalentemente autorità pubbliche o enti pubblici per progetti su scala ampia e trattamenti indicati nell’elenco che l’autorità di controllo redige e rende pubblico; - infine, dall’istanza in esame, si evince che la mole dei documenti, oggetto di ostensione, obbligherebbe la scuola a fornire numerosissime pagine, senza, peraltro, che la predetta richiesta sia sostenuta da esigenze tali da giustificarne l’onerosità; - siffatta richiesta, così sproporzionata e abnorme, viene espressamente qualificata come inammissibile dalla recente giurisprudenza del massimo consesso di giustizia amministrativa (si veda la pronuncia dell’ Adunanza plenaria n. 10/2020), in quanto comporterebbe un carico irragionevole ed eccessivo di lavoro, idoneo a interferire con il buon andamento dell’amministrazione stessa. In ordine a detta circostanza, si è proceduto ad informare adeguatamente sia 11 DPO che 1l RPCT del MI. Distinti saluti. La Dirigente scolastica [omissis] quale sostituisce il testo cartaceo e la firma autografa